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Sorrento è la cittadina più famosa dell’omonima penisola, un pezzo di terra proteso verso il mare, che in tutti i tempi ha attratto ed affascinato i popoli, ivi giunti soprattutto via mare Il posto e stato frequentato già in epoche remote, infatti sono state trovate tracce di insediamenti etruschi e oschi. In realtà furono i Greci a fondare il paese e a dargli l’assetto urbanistico che ancora oggi persiste.
Durante la dominazione romana Surrentum partecipò all’insurrezione degli italici nel 90 a.C., e fu proclamato municipio della tribù Menenia. Di questo periodo sono giunti a noi i resti di una maestosa villa romana che, secondo il poeta latino Stazio, apparteneva allo storico Pollio Felice. Fu sede vescovile sin dal V secolo, ma alla caduta dell’impero romano Sorrento finì nelle mani dei Bizantini; prese parte alle leghe antimusulmane insieme ad altre cittadine campane; fu saccheggiato dai Longobardi e, infine, fu conquistato dai Normanni. La città conquistò l’autonomia come Ducato, prima grazie ai duchi di Napoli e, poi, grazie ad arconti e duchi della propria terra. Nel 1558 fu saccheggiata dai Turchi, mentre un secolo dopo , nel 1648 sostenne l’assedio di Giovanni Grillo, generale del duca di Guisa . Il XVIII secolo rappresenta un momento di rinascita culturale, economica e sociale per Sorrento, infatti viene inserita tra le mete del Gran Tour, vale a dire il viaggio a scopo culturale intrapreso dai rampolli delle migliori famiglie europee per perfezionare la loro formazione storica e letteraria e che, alla fine, si trasformava in un momento di crescita spirituale. Tra i viaggiatori più famosi giunti a Sorrento meritano una qualche menzione Byron, Keats, Dickens, Goethe, Wagner, Ibsen, Nietzsche etc. Sorrento e’ una città magica, dai colori luminosi e splendenti, dalle cui terrazze si possono ammirare panorami mozzafiato, come Punta del Capo, Ischia, e Procida: questo spiega perché i Greci immaginavano che qui risiedessero le Sirene che, con il loro canto ammaliavano i naviganti.
Da Visitare:
La Villa romana, appartenuta allo storico Pollio Felice, ne sono visibili i ruderi, insieme agli approdi marini, ad alcune terrazze e cisterne. Nelle vicinanze c’e’ una piscina naturale a cui si accede, dal mare attraverso un arco naturale che, probabilmente, era un ninfeo romano (bagni di Diana). La Basilica di Sant’ Antonino: scendendo nella cripta si avra’ la misura della devozione per il santo, infatti e ricca di ex-voto offerti al patrono. Il Museo Correale di Terranova, custodisce reperti storici, ma anche oggetti della tradizione artigiana del legno intarsiato.
Il Parco Marino Punta-Campanella: e’ un’area naturale marina istituita nel 1997 per valorizzare le risorse biologiche e geomorfologiche della zona, per divulgare la conoscenza degli ambienti marini e costieri e per promuovere lo sviluppo socio-economico. Si consiglia la visita alla baia di Ieranto con l’isoletta de Li Galli, nelle cui acque vivono nemerose specie di pesci , quali saraghi, polpi, aragoste, cernie, scorfani e cefali.